File:Santi di Tito - Portrait of Catherine de' Medici.jpg

Italiano: "La serie dei serenissimi principi (detta "aulica" dalla mostra medicea del 1939) è composta oggi da 41 pezzi accomunati dal taglio al ginocchio e dalle misure. Al primo gruppo di 22 ritratti voluto da Francesco I si aggiunsero poi gli altri su commissione degli altri granduchi medicei. Nel Seicento la serie fu portata avanti soprattutto dal Suttermans e dalla sua bottega. Nel Settecento fu completata probabilmente su commissione di Anna Maria Luisa de' Medici. Il Poggi ha pubblicato i documenti relativi alla parte più antica. La collocazione originaria di alcuni dei dipinti della serie è documentata da un disegno di T. Arrighetti (GDSU, n. 4560 F). Le cornici del gruppo più antico sono citate negli inventari come "di noce scorniciate lisce" e opera di Domenico del Tasso. Non tutti i ritratti documentati sono oggi conservati, probabilmente a causa dell'incendio del 1762. Il ritratto di Caterina de' Medici fu separato dalla serie già nel Settecento, forse a causa della presenza nella serie stessa di un altro ritratto della regina da vedova, di Jean Guignard (Inv. 1890, n. 2236). A causa di ciò al dipinto non furono collegati i documenti di pagamento a Santi di Tito del 9 marzo 1585 e del 15 luglio 1586 pubblicati dal Poggi (cfr. doc. 6) e fu attribuito dapprima a Corneille de Lyon (Dimier) e poi a scuola francese (Rosenberg). In realtà il ritratto deriva da un originale più piccolo di Corneille de Lyon noto in varie copie (tra le quali una del Vasari in Palazzo Vecchio, Sala di Leone X, e altre a Versailles e a Chantilly)" [1]