File:Unità di lettura per schede perforate IBM - Museo scienza tecnologia Milano D1177.jpg

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unità di lettura per schede perforate IBM   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
I.B.M. Italia (costruttore/ produttore/ progettista)
Title
unità di lettura per schede perforate IBM
Description
Italiano: Il dispositivo è costituito da una struttura di alluminio sulla quale è inserito un motore elettrico al cui un albero è solidale un disco di acciaio; detto disco fuoriesce da una finestra aperta su una base plastica Sulla struttura sono presenti: un connettore per il collegamento alle altri parti del sistema, un circuito elettronico su una basetta di bachelite che comanda il motore e la base plastica sopra menzionata; ciascuna parte è fissata alla struttura tramite viti Sulla base plastica si trova la "testa di lettura" costituita da tante parti metalliche (pin) quanti i possibili fori delle schede da leggere (in questo caso 12); fili di rame inguainati collegano la testa al connettore.
Funzione

Il dispositivo permette di leggere le istruzioni contenute nelle schede perforate, trasformandole in segnali elettrici.

Notizie storico-critiche
L'elaborazione dei dati mediante macchine meccanografiche comprende tre fasi distinte: - registrazione dei dati su schede mediante perforazioni (inizialmente 24 colonne per i fori; 80 colonne nelle versioni più recenti); - elaborazione dei dati (lettura, selezione, inserimento, calcolo, ecc.),- ottenimento dei risultati sotto forma di perforazioni su schede o di prospetti stampati (tabulazione) Il sistema di lettura delle schede è una delle parti principali di queste macchine, assieme al pannello di controllo, i contatori e le memorie La prima tabulatrice di Hollerith utilizza una pressa ad aghi per la lettura di una scheda alla volta che non viene letta per intero bensì solo nelle posizioni (40) connesse a uno dei contatori Successivamene, nel dispositivo di lettura, compare un sistema di trascinamento delle schede consistente in uno spazzolino metallico percorso da corrente che avverte i fori e la loro posizione attraverso la chiusura di un circuito elettrico, generando così impulsi elettrici che fanno scatare i relè corrispondenti o, negli elaboratori di generazione più recente, trasmessi e registrati nella memoria in attesa di essere utilizzati Le schede si utilizzano fino agli anni '70, quando compare la tastiera alfanumerica che permette di inserire direttamente i dati e le informazioni per l'elaboratore.
Date between 1960 and 1960
date QS:P571,+1960-00-00T00:00:00Z/10,P1319,+1960-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1960-00-00T00:00:00Z/9
Medium acciaio
Dimensions height: 8 cm (3.1 in); depth: 9 cm (3.5 in)
dimensions QS:P2048,8U174728
dimensions QS:P5524,9U174728
Weight: 9 kg (19.99 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
D 1177
Object history I.B.M. Italia
References
  • I.B.M. Italia (1959) Il calcolo automatico nella storia / Guida ai visitatori della mostra dedicata al "Calcolo automatico nella storia" ed organizzata dalla IBM ITALIA al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, Milan
  • I.B.M. Italia (1975) Tre secoli di elaborazione dei dati, Milan
  • I.B.M. Italia (1980) Tre secoli di elaborazione dei dati, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
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w:en:Creative Commons
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current10:05, 21 May 2016Thumbnail for version as of 10:05, 21 May 20161,280 × 894 (651 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | BIB3D = 1980 | RSR1 = Reduzzi, Luca | CTP = Informatica | AUT1R = costruttore/ produttore/ progettista | BIB2G = Tre secoli di elaborazione dei dati | AUT1N =...

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